Ai benefattori
A tutti gli amici e le amiche del CAV di Bergamo
Carissimi amici e benefattori,
eccoci di nuovo a mantenere l’appuntamento di tutti gli anni a Natale, entriamo nelle vostre case per informarvi sul lavoro e gli avvenimenti dell’anno 2020.
Un anno questo che ricorderemo sempre per i gravi accadimenti che abbiamo tutti vissuto.
La pandemia ci ha tolto la nostra memoria, i nostri anziani, ognuno di noi ha perso una persona cara, un amico, un conoscente, un collega e con loro se n’è andato anche il nostro cuore. Siamo ancora dentro questo incubo e non si sa quando ne usciremo.
Ma andiamo avanti, RICOMINCIAMO, siamo chiamati a salvare tutti i principi in cui crediamo e per i quali abbiamo speso la nostra vita, anche per chi non c’è più.
“La pandemia ha innanzitutto rimesso al centro il valore della vita di ogni essere umano, chiarendo drammaticamente il concetto che vivere è nettamente preferibile che morire”. (tratto da Avvenire).
Le volontarie del CAV lavorano per la vita ed hanno continuato a lavorare in Smart working, durante i due mesi di chiusura forzata.
Hanno contattando le utenti telefonicamente, non sono state lasciate mai sole, hanno provveduto ad esaudire le richieste più urgenti ed a fornire il necessario alle mamme in grave difficoltà. Così come non hanno trascurato il bisogno di sostegno psicologico in quanto sono aumentate le patologie depressive. Le richieste sono in aumento considerato la precarietà del lavoro e la perdita del posto di lavoro.
Ci preoccupano fortemente le direttive del governo in merito alla pillola RU486, liberalizzando e banalizzando l’aborto e lasciando la donna ancora più sola.
È davvero fondamentale non rinunciare mai a ribadire che il concepito è “uno di noi”, così come è fondamentale liberare la donna dai condizionamenti che la inducono all’aborto e far emergere la profonda alleanza tra la donna e la vita nascente.
Nell’arco dell’anno 2019, al Centro di Aiuto alla Vita di Bergamo sono nati 150 bambini ed abbiamo seguito complessivamente 446 madri di cui 211 gestanti e 235 madri (le donne con bimbo già nato) sono state erogate 841prestazioni tra assistenza sociale, mediazione con i genitori e partner, psicologica e morale, medica, aiuti in natura e in denaro. Considerati i bisogni sempre più pressanti stiamo estendendo il nostro aiuto anche alle famiglie numerose perché sono in grande sofferenza per la perdita del lavoro. Le adozioni in corso del Progetto Gemma sono 32. Quest’anno abbiamo avviato anche come Cav di Bergamo un’adozione Gemma, stiamo aiutando una mamma di Reggio Calabria che ha dato alla luce Andrea, un bellissimo bambino.
Ascoltiamo tante storie di vita, di sofferenza e di inquietudine, ma quando una mamma viene felice e serena con il suo bimbo in braccio è per noi un grande felicità che ci ripaga di tutte le problematiche vissute insieme a loro.
È con gioia che nonostante la chiusura di due mesi, da gennaio ad ottobre al Centro sono nati 81 bambini ed abbiamo seguito 142 gestanti e 175 madri. Aiutate dal Cav, ma sicuramente hanno accolto con gioia, nonostante i sacrifici, i loro bambini.
UNA STORIA
Finalmente sono riuscita:
Inizio così... avete presente quando mille dubbi e mille incertezze ti assalgono nella mente? Quando l’indecisione Era marzo del 2017 quando dopo aver avuto già due bellissime bambine, la più piccola all’epoca aveva 9 mesi, scopro di essere incinta e di aspettare un 3 bambino/a.
In quel periodo la mia vita era abbastanza complicata, stavamo comprando casa, passavamo da un bilocale ad un trilo, un salto, L’unico che potevamo permetterci. A giugno mi sarei sposata coronando il sogno della mia vita, un matrimonio alla mano, senza troppe spese ma che racchiudeva molto amore. E io, io senza lavoro, disoccupata e un marito che con 1600 euro doveva pagare due mutui (avevamo due appartamenti da vendere ma con due mutui da pagare) e mantenere una famiglia. Non voglio essere la vittima del mondo, ma ho sempre fatto tutto risparmiando e centellinando per non far mancare nulla alle mie bambine. Poi arriva la notizia, tutto si annebbia, io, che sono una persona molto empatica, mi trasformo, mio marito dice che in quel periodo ero una sfinge, nessuna emozione, ed effettivamente era così perché ero completamente apatica e razionale. Alla notizia di aspettare un altro bambino io avevo già scelto! NON LO VOLEVO! Mi sono sempre data come giustificazione che non avevo lavoro, che avrei mantenuto 2 bambine nel migliore dei modi ma non 3, che la mia vita era già al completo, avevo progetti, avevo sogni, avevo raggiunto il mio equilibrio! Così ho deciso di abortire.
Me lo ricordo ancora quel giorno, ero sola, ma non perché mi ci hanno lasciata ma perché così volevo che fosse. Io con la mia sigaretta in mano mi dirigevo all’ospedale per il pre-ricovero con tutti gli esami del caso era un lunedì! Avrei abortito il mercoledì. In sala d’attesa io e una signora anziana:” perché è qui signora?” Mi disse. Avete presente quando sentite il bisogno di parlare con qualcuno? Ecco, le raccontai la verità che ero lì per abortire, che avevo già due bambine e una vita abbastanza difficoltosa al momento e non mi sarei potuta permettere di aver un altro bambino. La signora mi guardava in silenzio e mi disse: “signora lei non deve giustificare nulla a nessuno, L’unica persona a cui deve chiedere perdono è se stessa”. Quelle parole mi sono rimaste impresse nella mente. Entro per fare le visite: mi prelevano il sangue, mi fanno L’elettrocardiogramma è L’ecografia. io impassibile, fredda come se volevo solo che quel problema venisse risolto in fretta.
Al momento di decidere la data la domanda dell’infermiera: “signora! Il funerale al suo prodotto abortivo lo fa lei o vuole che lo facciamo noi?” In quel momento tutta la freddezza che avevo nel cuore si sciolse, iniziai a sentire il mio battito cardiaco più forte, uscii dalla stanza dicendo:” faccia tutto lei” e mi avvicinai alla macchinetta del caffè, in quel momento la razionalità si trasformò in empatia, L’apatia in sensibilità e iniziai a piangere. Presi il telefono e chiamai mio padre e mio marito: “il mio prodotto abortivo” me lo tengo! Ce la facciamo, farò di tutto per non fargli mancare nulla, ma me lo tengo!”
Sono uscita dall’ospedale, ho rincontrato quella signora seduta su una panchina che mi ha preso per mano e mi ha detto:” pregherò per lei”.
Da quel momento credo di aver preso la decisione più importante della mia vita ho scelto di essere coraggiosa, ho scelto di vivere, di vivere la mia vita per una terza persona, ho deciso di non uccidere il mio futuro poiché probabilmente nessuno può perdonare una scelta del genere nemmeno te stessa! Sono passati 3 anni da quel giorno, il mio principe è nato il 30 novembre del 2017, spesso mi sono sentita in colpa della scelta che avevo preso, ma sono orgogliosa di non averlo fatto. Ora lo guardò negli occhi e mi rendo conto che senza di lui la mia vita non avrebbe avuto lo stesso senso e che senza di lui non sarei stata quella che sono. È la mia esistenza! Spesso si prendono decisioni dettate dalla paura di non farcela, si ci sono dei momenti davvero difficili, sono stanca, esausta con 3 piccole pesti per casa, ma sono viva! Lui è vivo!! Quando il vostro cuore non batte ma la mente prende il sopravvento non prendere decisioni, credendo che siano quelle giuste! Tutto si può fare, tutto può migliorare e ce la farete, ce la farete sempre!!
Questa è la mia testimonianza, grazie a Marisa, al Cav, ho passato dei momenti più rilassati e mi sono sentita sostenuta, accolta e aiutata!
Tenetevi stretto il dono di Dio, se è arrivato/a vuol dire che siete in grado di essere guerriere e di superare tutto, diversamente non avrebbe scelto voi!!
Un abbraccio S.
Carissimi, come sempre abbiamo bisogno del vostro prezioso aiuto per continuare a sostenere le madri in difficoltà, vi preghiamo non lasciateci sole!
Grazie di cuore per tutto il vostro affetto e la vostra generosità.
Nella speranza che il Santo bambino che nascerà a Natale ci porti un vaccino che possa sconfiggere questo Covid 19, vi porgiamo con tanto affetto i nostri più sentiti e sinceri AUGURI per le prossime festività.
Centro di Aiuto alla Vita
La Presidente
Anna Rava Daini
Bergamo, dicembre 2020
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